Domande più frequenti su Arcosanti_


Che cos’e Arcosanti?
Arcosanti è un laboratorio urbano in cui da più di trent'anni studenti e ricercatori di tutto il mondo stanno sperimentando insieme un prototipo di città progettato e realizzato in base ai principi della Arcologia, la disciplina che unisce architettura ed ecologia elaborata a partire dagli anni 50 dall’architetto Paolo Soleri.
Arcosanti si trova in mezzo al deserto dell’Arizona lungo l’autostrada che collega Phoenix al Grand Canyon e offre Workshop di cinque settimane tutto compreso. Ogni anno centinaia di volontari di ogni età provenienti da ogni parte del mondo partecipano al progetto per dare il proprio contributo nella concreta costruzione della città e per sperimentare di persona cosa significhi vivere in una città arcologica.
Il numero delle persone attualmente ad Arcosanti è intorno al centinaio. La popolazione aumenta costantemente di anno in anno, ma è sempre molto difficile riuscire a tenere il conto perché ci sono persone che partono e persone che arrivano ogni giorno.
Dei cinquemila volontari che hanno lavorato alla costruzione della città, molti si sono fermati ad Arcosanti, ed una sessantina sono ormai definitivamente residenti.
Arcosanti è inoltre interamente aperta al pubblico ed è visitata da circa 50.000 persone all’anno. Alcuni turisti arrivano per fare un tour guidato tra le nostre costruzioni, altri per acquistare i Wind Bells, altri per assistere ai concerti ospitati nel nostro anfiteatro, altri ancora giusto per comprare il pane fatto nel nostro forno o i nostri prodotti biologici.
Paolo Soleri abita ad Arcosanti?         
Paolo Soleri abita a Cosanti, il luogo nel centro di Phoenix (recentemente riconosciuto sito di interesse nazionale) in cui iniziò a costruire negli anni cinquanta le prime strutture a forma di abside, ma ogni settimana viene ad Arcosanti per controllare i lavori, incontrare residenti e turisti e godersi la natura che la circonda.
Come si concretizza ad Arcosanti la filosofia di Paolo Soleri?


La parola chiave della filosofia di Soleri è “frugalità”, che ad Arcosanti si concretizza sopratutto nell’imperativo “fare di più con meno”, meno risorse energetiche, meno inquinamento, meno spreco di spazio e di materiali. Un pensiero che abbraccia non solo l’architettura, ma molti aspetti della vita quotidiana di ogni persona. E’ per questo che il progetto attrae architetti, ma anche tantissime persone che architetti non sono. Alcuni arrivano ad Arcosanti per svolgere un periodo di apprendistato nel nostro dipartimento di progettazione e costruzioni, altri per lavorare nelle nostre serre ad agricoltura biologica, altri per imparare il funzionamento dei pannelli solari, altri ancora semplicemente per sperimentare di persona cosa significa vivere in una città arcologica e dare il proprio contributo ad un progetto che offre una alternativa concreta alla città contemporanea, dominata dall’automobile e caratterizzata dallo spreco delle risorse e dall’isolamento delle persone che vi ci abitano.
In che misura il progetto è stato finora realizzato e finanziato?
A ormai più di trent’anni dall’inizio della sfida, la zona concretamente costruita è di appena il 5% rispetto al progetto originario, il quale prevede un insediamento finale di cinquemila persone. Il nostro laboratorio urbano, più che un ordinario cantiere, è un luogo di apprendimento e di sperimentazione. Gli edifici, oggi come agli inizi degli anni settanta, sono costruiti principalmente da studenti senza una grossa esperienza alle spalle e i materiali usati sono spesso quelli trovati nel terreno circostante ad Arcosanti.
Esattamente come fin dai primissimi inizi, ci autofinanziamo ancora oggi quasi esclusivamente attraverso la produzione e la vendita dei Soleri Wind Bells, campane di ceramica e di bronzo dal suono gentile dotate di una sottile vela di metallo che permette loro di suonare con la sola forza del vento. Alcune edizioni speciali (Cause Bells) sono collegate a vari progetti di particolare valore sociale o ambientale: scegliendo il modello si sceglie anche quale organizzazione riceverà parte del ricavato della vendita.
Le campane di Soleri godono negli Stati Uniti di una certa fama. Agli arizoniani, in particolare, piace appenderle all’esterno delle loro case vicino alla porta di ingresso.
In che misura le energie rinnovabili alimentano Arcosanti?


Parte dell’elettricità usata proviene dal nostro generatore ad energia eolica e dai nostri pannelli solari. Uno dei nostri obiettivi è quello di diventare completamente indipendenti dalla rete elettrica dell’Arizona, ma si tratta di tecnologie che attualmente non ci possiamo permettere in larga scala. Quello che possiamo fare per il momento è continuare a sviluppare ambienti a basso consumo energetico. L’esperimento più riuscito finora è senz’altro quello dell’abside, forma capace di mitigare gli effetti del forte irraggiamento estivo e di sfruttare i benefici del basso sole invernale.
Qual’e’ l’origine dei termini Arcologia e Cosanti ?
Il termine Arcologia è il risultato della fusione del termine ARChitettura ed ecOLOGIA.
Cosanti è sia nome del sito nel centro di Phoenix in cui Paolo Soleri attualmente vive sia  il nome della Fondazione nonprofit (di cui Paolo Soleri è Presidente) che gestisce Cosanti e Arcosanti.
Il nome Cosanti, coniato da Paolo Soleri negli anni cinquanta è il risultato della fusione di Cosa + Anti.
Secondo il pensiero di Paolo Soleri il vivere senza iperconsumo è un di più: la ricchezza consiste non nell’avere di più ma nell’aver bisogno di meno. Da qui l’idea di un progetto Anti-Cosa, contro il materialismo tipico del iperconsumismo.


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